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A cosa serve la protesi provvisoria su impianti dentali?

A cosa serve la protesi provvisoria su impianti dentali?

Stai per rimpiazzare un dente mancante con un impianto dentale? Forse il tuo dentista ti avrà già spiegato che dopo l’intervento dovrai portare una protesi provvisoria.

Questo dispositivo può essere una capsula, un ponte o una protesi totale, a seconda del numero di denti che hai bisogno di sostituire.

Dopo 4-6 mesi, la protesi definitiva prenderà il posto di quella provvisoria e rimarrà ancorata ai tuoi impianti per tanti anni.

Ma a cosa serve esattamente il provvisorio? Sono 5 le funzioni essenziali che questo dispositivo ricopre:

Guidare l’integrazione degli impianti nel carico immediato

Per far sì che un impianto si integri correttamente nel tuo osso (osteointegrazione), è necessario che sia stabile all’interno di esso.

È un po’ come quando ci si rompe un braccio: se non blocchiamo le 2 estremità fratturate, l’osso non guarirà mai.

La stessa cosa vale anche per gli impianti dentali. Se continuano a muoversi a causa dalla masticazione, non potranno mai saldarsi bene all’interno dell’osso.

Le protesi provvisorie, in particolare quelle estese come il Toronto Bridge, creano una sorta di blocco unico che:

  • favorisce la stabilità di ogni singolo impianto;
  • impedisce i movimenti deleteri per la loro integrazione.

In pratica, quando parli, mastichi o deglutisci, questi provvisori impediscono agli impianti di “ballare”, aiutandoli a legarsi all’osso.

Per approfondire: “Toronto Bridge a carico immediato

Favorire la calcificazione dell’osso

Torniamo all’esempio (un po’ macabro) del braccio rotto. Quando l’osso si aggiusta, bisogna fare un po’ di fisioterapia prima di tornare in palestra a sollevare pesi.

Le protesi provvisorie hanno la stessa funzione degli esercizi che abituano il braccio a compiere i movimenti che faceva prima di rompersi.

Infatti, sono composte da un materiale resino-composito morbido ed elastico, che distribuisce dolcemente la forza masticatoria attorno all’impianto dentale.

Questo permette all’osso che ingloba l’impianto di addensarsi e calcificarsi gradualmente, proprio come fa la fisioterapia dopo una frattura.

Così, quando sarà il momento di mettere la protesi definitiva – che è composta da un materiale più rigido – l’osso riuscirà a tollerare meglio il carico masticatorio maggiore.

Guidare la guarigione dei tessuti molli

Le protesi provvisorie sono preziose anche perché guidano la gengiva in modo che mantenga il suo aspetto originale. In che senso?

Quando ti tolgono un dente, si forma buco che viene poi chiuso in modo lineare. La gengiva si appiattisce e non mantiene la sua tipica forma festonata (a U).

Di conseguenza, quando poi metti l’impianto, la corona su di esso appoggerà su qualcosa di piatto, facendo sembrare il tuo dente troppo grande.

Il che è esteticamente poco gradevole, soprattutto se l’elemento dentale si trova nella parte anteriore della tua bocca.

Al contrario, se dopo l’estrazione metti subito un dente provvisorio, la gengiva ha qualcosa di concreto a cui aderire. In questo modo, riesce a conservare il suo aspetto iniziale.

Abituare il paziente alla protesi definitiva

Quando perdi 1 o più denti, tutte le strutture attorno al foro che si è creato si adattano al nuovo spazio.

Ad esempio, il muscolo della guancia tende a occupare più spazio e la lingua si sente libera di distendersi e ricoprire quella posizione.

Cosa succede se dopo 1-3 anni senza dente il tuo dentista te ne mette subito uno definitivo della stessa dimensione del precedente? La guancia e la lingua proveranno un forte senso di scomodità.

Dopo anni in cui questi tessuti si erano abituati a essere liberi, ora si sentono ingabbiati, facendoti percepire qualcosa di anomalo, oltre che disagi nella masticazione.

Utilizzando un provvisorio questo problema non sussiste. Perché? Prima si mette un dispositivo temporaneo molto piccolo e poi – nei mesi – si ingrandisce sempre di più fino a fargli raggiungere la dimensione del tuo futuro dente definitivo.

In questo modo, la tua lingua e la tua guancia riescono ad adattarsi all’ingombro dei nuovi denti e così anche tu accetterai di buon grado le nuove strutture in bocca.

Favorire la comunicazione medico-paziente

Nel nostro studio dentistico progettiamo il sorriso dei pazienti attraverso un sistema digitale, che ci permette di individuare con precisione l’aspetto ideale dei loro denti futuri.

Tuttavia, ogni paziente ha un’immagine di sé unica, che può essere diversa dai canoni estetici che abbiamo individuato al computer.

Ad esempio, potresti avere un naso alla francese, ma non sentirtelo tuo. Potresti avere la pelle liscia come la seta, ma non sentirtela tua. Potresti avere dei denti bianchissimi, ma non sentirteli tuoi.

In questo senso, la protesi provvisoria su impianti si rivela un valido strumento di comunicazione tra medico e paziente.

Quando la indossi, infatti, puoi verificare su te stesso se l’aspetto dei denti che abbiamo progettato ti piace veramente.

Se non ti convincono, puoi comunicarci tutte le modifiche che vuoi, dalla forma, al colore, alla posizione all’interno del tuo sorriso.

Quando sei soddisfatto del risultato, realizziamo la tua protesi definitiva, trovando un compromesso tra le esigenze funzionali e quelle estetiche che tu stesso ci hai suggerito.

Inoltre, quando possibile, operiamo le modifiche direttamente sul provvisorio, così puoi capire subito se i denti che avevi in mente li senti davvero “tuoi”.

6 risposte

  1. Mio dentista mi ha fatto 4 impianti in contemporanea con taglio della gengiva, ho avuto un ematoma per 15 giorni a tutto le mascelle. Senza mettermi nessun impianto provvisorio per tutto un periodo di 5 mesi, poi mi ha messo i definitivi ed mi sento come 2 mattoni ingombranti.
    Dove ha sbagliato,?

    1. Gentile Martino, purtroppo una chirurgia abbastanza invasiva può causare degli ematomi. Di solito, laddove possibile, noi consigliamo il posizionamento dei provvisori per permettere al paziente di abituasti alla nuova dentatura. Gli studi dicono che il sistema neuromuscolare ha bisogno di 4-6 mesi per adattarsi a una nuova forma di bocca e/o occlusione. Quindi se lei ha i denti definitivi da poco, forse è ancora un po’ presto. Ne parli tranquillamente con il suo dentista. Sono certo che, se ci fosse la possibilità, le modificherebbe la protesi in base alle sue esigenze.

  2. Il mio dentista ha fatto un impianto e ha riferito che non inserirà provvisorio. In quel caso al posto del provvisorio, cosa inserirà? Se non verrà cucito il tratto di pelle al di sopra dell’impianto, quale potrebbe essere l’ulteriore alternativa?

    1. Gentile Luigi, nei casi in cui il clinico non ritiene possibile inserire un provvisorio perché l’osso non è affidabile, le alternative possono essere 2. La prima è – per l’appunto – quella di “seppellire” l’impianto sotto la gengiva, lasciandolo indisturbato per 4-6 mesi, prima di riaprire la gengiva e prendere l’impronta per la corona definitiva. La seconda soluzione è l’inserimento di una vite di guarigione, che mantiene l’accesso all’impianto ed evita la necessità di un intervento chirurgico per riaprirlo. Questa seconda opzione avvantaggia il paziente, per il fatto che gli risparmia un ulteriore intervento chirurgico (per la riapertura della gengiva).

  3. Dopo quanto tempo dall’impianto (5 su arcata superiore effettuati in un unico intervento) si posiziona una arcata provvisoria?

    1. Gentile Carla, dipende dalla stabilità che questi impianti hanno. Se al momento dell’inserimento abbiamo una buona stabilità primaria, il provvisorio si può mettere nell’immediato (non oltre 1 settimana). Se invece, perché lo stato di salute del paziente o la stabilità degli impianti non lo permette, bisogna attendere il tempo di osteointegrazione che può variare dai 3 ai 6 mesi.

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