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Impianti dentali a 30 anni: perché non perdere tempo

Impianti dentali a 30 anni: perché non perdere tempo

Hai 30 anni e hai già dovuto togliere un dente? In media gli adulti affrontano la loro prima estrazione proprio intorno a quest’età, per cui non c’è nulla di strano se l’hai già fatto.

Ora, però, è molto importante che cominci a pensare a come rimpiazzare il dente che hai perso. Il fattore tempo, infatti, in questi casi gioca un ruolo decisivo. Perché?

Se aspetti troppo, l’osso si ritira

Ritiro dell'osso dopo la perdita di un dente
Ritiro dell’osso dopo la perdita di un dente

Per esperienza personale, i pazienti trentenni raramente prendono sul serio la perdita di un dente.

Per motivi di lavoro, per paura o perché le loro priorità di spesa sono altre, spesso rimandano all’infinito la sostituzione dell’elemento dentale.

Ciò accade anche perché molti ignorano cosa succede all’osso nella zona dell’estrazione: si ritira velocemente, non essendo più stimolato dalla masticazione.

E questa mancanza d’osso negli anni può complicare le future (possibili) estrazioni, oltre che le terapie per riabilitare la funzionalità e l’estetica del sorriso.

Per approfondire: “Ti manca un dente da più di 1 anno? Ecco cosa rischi”

Hai perso tempo? Ti restano 2 strade

Impianto dentale
Un impianto dentale

Se sei tra quelli che hanno rimandato l’incombenza di rimpiazzare l’elemento dentale, probabilmente buona parte del tuo osso si sarà già ritirato.

Ora, se finalmente ti sei deciso a mettere un impianto dentale, purtroppo l’intervento potrebbe essere più complicato del previsto.

La perdita d’osso, infatti, costringe l’implantologo a scegliere tra sole 2 strade:

  1. rigenerazione ossea;
  2. impianti dentali piccoli (o sottili).

1. Rigenerazione ossea

Gli impianti dentali hanno bisogno di tessuto osseo a sufficienza per rimanere stabili: per cui, se ne hai perso molto, si può valutare di rigenerarlo.

La rigenerazione ossea prevede l’inserimento di un biomateriale nella gengiva, in modo che stimoli la crescita di nuovo tessuto osseo.

Completata la procedura – che dura mesi – l’implantologo sarà in grado di inserire le radici artificiali nel nuovo osso.

Purtroppo, è un intervento che non si può applicare a tutti i pazienti e/o in tutte le zone, e non sempre si può prevederne il successo.

Per approfondire: “Rigenerazione ossea: mettere gli impianti dentali quando sembra impossibile

2. Impianti dentali piccoli (o sottili)

Se la rigenerazione non fosse possibile, una buona alternativa potrebbero essere gli impianti short o slim, ovvero più piccoli o sottili della radice che un tempo sosteneva il tuo dente.

Una soluzione che nel breve periodo può essere valida, ma che con il passare del tempo può rivelarsi inaffidabile. Perché?

Se dopo anni perdi altri denti, avrai bisogno di strutture protesiche complesse per riabilitare il tuo sorriso, ad esempio un ponte.

Il problema è che gli impianti piccoli non è detto che siano in grado di reggere per lunghi periodi elementi così estesi, per cui dopo 10-20 anni la tua protesi potrebbe diventare molto instabile.

Prevenire è meglio che curare

Quelle che abbiamo visto sono 2 buone strade, ma sono più dei ripieghi che delle soluzioni vere e proprie.

Quindi, la cosa migliore che può fare una persona che ha appena perso un dente è una sola: rimpiazzarlo al più presto, non appena viene estratto.

In MP DENTAL STUDIO, quando possibile, consigliamo ai nostri pazienti di sottoporsi a un intervento di implantologia post-estrattiva.

In pratica, la radice artificiale viene posizionata nel sito dell’estrazione in un unico intervento. Questo approccio permette:

  • all’osso di essere sollecitato dalla masticazione, preservandone il volume;
  • al paziente di avere impianti lunghi, che sono in grado di supportare in futuro strutture protesiche complesse ed estese (es. ponti);
  • al paziente di evitare di essere operato 2 volte (estrazione e implantologia).

Come evitare di perdere tempo?

Come evitare di sottovalutare situazioni che richiedono l’estrazione di un dente? Come sapere in tempo se il tuo osso sta perdendo volume?

Nel nostro studio invitiamo i nostri pazienti a eseguire visite periodiche, indispensabili per intercettare qualsiasi problema si possa presentare.

Così, se il nostro specialista rileva che hai bisogno di rimuovere un dente – a causa di una carie distruente, una parodontite importante o traumi – può consigliarti le migliori modalità per rimpiazzarlo tempestivamente.

Il nostro consiglio, quindi, è di non aspettare altro tempo e di prenotare una visita in MP DENTAL STUDIO: sapremo indicarti la strada più adatta per ripristinare l’estetica e la funzionalità del tuo sorriso.

Prof. a c. Jamal Makarati

2 risposte

  1. Gentile Prof. Makarati, sono papà di un ragazzo di 13 anni con un canino fuoriuscito i zona vestibolare tra i due premolari. Mi dicono che la posizione vestibolare del canino (troppo esterna) e il posizionamento della radice (troppo lontana dalla sede naturale) non permettono né di portare il canino nel suo sito naturale né di farlo scendere tra i due premolari senza il rischio di comprometterlo. La soluzione prospettata prevede l’estrazione del canino definitivo adesso e tra qualche anno (dopo la caduta del canino da latte) l’impianto di un canino finto. Leggo tuttavia che un impianto duri circa 10-15 anni. E dopo cosa succede? L’impianto si perde senza possibilità di sostituirlo? Mio figlio rimarrebbe senza canino a vita? La ringrazio per il cortese riscontro.

    1. Gentile Francesco, onestamente, non avendo il quadro clinico corretto, non posso darle un consiglio affidabile. Generalmente, la dislocazione di alcuni denti potrebbe indicare come soluzione un trattamento ortodontico. Bisogna vedere se si può valutare una traslazione di tutto il dente con la sua radice nella posizione corretta. Per una valutazione del genere, servirebbe una TAC Cone Beam. È una procedura molto difficile, che spesso non è prevedibile, quindi potrebbe non riuscire a risolvere il problema. In quel caso, si dovrà fare una valutazione multidisciplinare – coinvolgendo ortodontista, protesista e implantologo – per capire se il canino è rimovibile e se lo spazio estrattivo che viene creato da questa estrazione può essere compensato con i premolari, facendo avanzare i denti in avanti. A quel punto, il paziente non ha bisogno dell’impianto, perché lo spazio è chiuso, il premolare prende la posizione del canino, quindi viene ricostruito con delle otturazioni additive e il risultato può essere gradevole. Quando dico che in media un’implanto-protesi dura in media 10 anni, mi riferisco a vari fattori, come fratture e abrasioni delle corone, un fallimento protesico o estetico, o la perdita dell’impianto a causa di perimplantite. In queste situazioni, si può valutare la rigenerazione ossea e rimpiazzare l’impianto perso. Onestamente, non avendo nulla in mano, non saprei dirle cosa farei se fosse figlio mio. Tuttavia, concettualmente, in un settore estetico e vista la sua giovane età, preferirei non mettere l’impianto a breve (a meno che non sia costretto).

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